Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi,

ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi,

però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.

(Bertolt Brecht da In morte di Lenin)

sabato 18 dicembre 2010

il modello?

Ci chiedono spesso, pensando di metterci in difficoltà, cosa sia quello che noi chiamiamo "modello sindacale filcem di firenze". Sul fatto che, nonostante noi questo modello "filcem di firenze" lo invochiamo, lo rivendichiamo, in realtà questo non esisteva e che non lo sappiamo neppure spiegare. 
E' vero, non è facile spiegarlo, come non è facile spiegare un'emozione, un sentimento, uno stato d'animo. 
certo sarebbe più facile fare la lista della spesa raccontando dei tantissimi accordi fatti, della qualità degli stessi, di quanti diritti e soldi hanno portato, ma anche dei tantissimi accordi non firmati, nonostante le pressioni per farlo, che avrebbero messo in crisi diritti e qualità della vita dei lavoratori.  
Comunque ci proverò....il modello, per me, si chiama coerenza, nei modi, nei comportamenti, sempre schierati e sempre solo da una parte, dalla parte dei lavoratori e mai dei palazzi.
Si chiama... coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nelle scelte politiche della categoria attraverso 
il gruppo dirigente allargato (segreteria + direttivo). 
Si chiama... il continuo confronto di idee senza tenere conto di nessuna "quota", prova ne era l'assoluta assenza di divisioni tra mozioni o quant'altro nel direttivo.
Si chiama... le tantissime ore di formazione, che hanno costruito una coscienza dentro ognuno di noi, un senso di appartenenza fortissimo. 


Dicono che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda, forse questa è l'eccezione che conferma la regola perchè,  a chi ci pone la domanda iniziale, non si può che rispondere:
Se non ci fosse stato un "modello Filcem di Firenze", ci sarebbero stati i delegati di 15 aziende  intorno ad un tavolo per scrivere un documento congressuale?


Questa è la mia spiegazione ed invito tutti a dire la propria, perchè le emozioni, i sentimenti o gli stati d'animo sono vissuti, per fortuna, in maniera diversa da ognuno di noi.
renzo



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